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Ecommerce e logistica alleati per la sostenibilità

Il commercio elettronico ha un impatto positivo sulla riduzione dell’impronta di carbonio sull’ambiente. Nel 75% dei casi, infatti, il ricorso all’ecommerce ha rappresentato una scelta più sostenibile. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dal Real Estate Innovation Lab del Mit. Lo shopping online ha quindi un effetto virtuoso sull’ambiente, con una serie di conseguenze benefiche su tutto il comparto. 

Gli scenari futuri, infatti, evidenziano prospettive positive: la possibilità di un aumento  dell’80% della consegna di pacchi nei prossimi dieci anni, unitamente alle innovazioni che il settore logistica e spedizioni saprà attivare (pianificazione digitalizzata, imballaggi green, veicoli elettrici, intelligenza artificiale etc.), favorirà operazioni ancora più ecocompatibili e rispettose dell’ambiente. Secondo i dati Eurostat, l’aumento dei volumi annuali dell’e-commerce, riferiti al periodo  compreso tra novembre 2019 e lo stesso mese del 2020, è pari al 34%. In Italia, il tasso di crescita è stato del 43%.

Lo studio del Mit mette evidenzia come le emissioni di carbonio generate dallo shopping online siano inferiori in media del 36% a quelle prodotte dagli acquisti effettuati in negozio. In questo processo, un ruolo importante è svolto dal sistema delle consegne. La direzione è quella dello sviluppo di  servizi di delivery in grado di attuare un percorso “circolare”, improntato alla riduzione delle emissioni inquinanti. Il trasporto, infatti, impatta di quasi il 90% in termini di inquinamento nel processo complessivo legato al commercio elettronico. Tuttavia, il trasporto gioca anche un ruolo decisivo: nel caso delle consegne dirette a domicilio, per esempio, un furgone di dimensioni standard può sostituire più di 100 spostamenti in auto di singoli acquirenti.  

Anche la pianificazione efficiente dei centri di distribuzione urbani può supportare i processi di sostenibilità. Le reti di logistica integrata, in grado di consegnare gli ordini da magazzini localizzati vicino ai consumatori, possono contribuire a un risparmio di circa il 50% di emissioni di gas serra prodotte dal trasporto e ridurre in media del 10% l’impronta di carbonio complessiva per pacco.